
Presentiamo un’importante indagine condotta in Italia da Eumetra e commissionata dal centro antiviolenza Telefono Donna Italia. Questa ricerca, che evidenzia l’importante lavoro svolto da Porta Aperta, capofila del nostro progetto “Red Flag – Prevenzione della Violenza di Genere”, esplora i sentimenti e le percezioni dei giovani tra i 16 e i 25 anni riguardo alla violenza, all’uguaglianza di genere e all’educazione sessuale ed emotiva.
Principali risultati su paura e sicurezza
Dallo studio emerge che la paura più comune tra le ragazze è l’aggressione fisica, espressa dal 66% delle intervistate. Oltre sei ragazze su dieci si sentono costrette a prendere misure precauzionali, come rimanere al telefono mentre tornano a casa, evitare i mezzi pubblici di notte o scegliere abiti più conservatori. Si evidenzia, inoltre, un significativo divario di genere sulle responsabilità legate ai comportamenti inappropriati: mentre tre ragazzi su dieci ritengono che alcuni tipi di abbigliamento possano invitare a comportamenti offensivi, sei ragazze su dieci riportano di aver subito molestie indipendentemente da come fossero vestite. Inoltre, i ragazzi tendono a considerare il consumo di alcol e droghe come fattori che aumentano il rischio di aggressioni, mentre le ragazze rifiutano tali giustificazioni per le aggressioni sessuali.
Impatto su relazioni e vita quotidiana
Un’altra preoccupazione importante per le ragazze è la paura di un partner geloso, segnalata dal 56% delle intervistate. Questa paura porta quasi tre ragazze su dieci a modificare il proprio abbigliamento o le attività sociali per compiacere il partner. In relazioni caratterizzate da volgarità e violenza, le reazioni di ragazzi e ragazze differiscono notevolmente. Entrambi i generi concordano sul fatto che le donne possano tacere per paura di ritorsioni, ma circa la metà dei ragazzi intervistati tende a incolpare le donne per aver scelto di restare con partner violenti senza denunciarli, suggerendo indirettamente una loro responsabilità nella violenza.
Percezione dei media e delle influenze culturali
La ricerca evidenzia anche differenze nella percezione dell’influenza dei media sull’immagine delle donne. Quattro ragazze su dieci, rispetto a solo un ragazzo su dieci, ritengono che i social media abbiano un impatto negativo sull’immagine delle donne. Più della metà delle ragazze percepisce i social media come promotori di comportamenti sessuali, una visione condivisa solo dal 20% dei ragazzi. Inoltre, il 40% delle ragazze considera i testi della musica trap come contributo a un’immagine irrispettosa delle donne, con il 77% che li giudica offensivi, mentre solo il 20% dei ragazzi condivide questa opinione.
Uguaglianza di genere ed educazione
Un contrasto evidente emerge anche sulle opinioni sull’uguaglianza di genere. La metà delle ragazze ritiene che l’uguaglianza di genere sia ancora un obiettivo lontano, specialmente in ambiti come la cura dei figli, la gestione domestica e il lavoro. Al contrario, il 60% dei ragazzi ritiene che siano stati fatti significativi progressi e che l’uguaglianza sia quasi raggiunta. Anche l’educazione emotiva e sessuale mostra un divario di genere: le ragazze si sentono più informate e coinvolte. Per loro, l’educazione emotiva significa imparare a rispettare gli altri e a gestire i sentimenti, insegnamenti appresi principalmente attraverso Internet, genitori e insegnanti. I ragazzi, invece, spesso si affidano al passaparola e a fonti online, inclusa la pornografia, per la loro educazione sessuale.
Questa indagine sottolinea l’urgenza di campagne informative e di sensibilizzazione su pari opportunità, violenza di genere ed educazione emotiva e sessuale. Scuole e famiglie, supportate da esperti, devono svolgere un ruolo centrale in questo sforzo educativo.
Il progetto Red Flag mira a prevenire la violenza aiutando le persone a riconoscere i segnali di pericolo, che non dovrebbero mai essere confusi con l’amore o l’interesse, come la gelosia o il comportamento di controllo. Informare e prevenire sono le strategie chiave per combattere la violenza.